mercoledì 11 marzo 2015

THE 100: Le 5 scelte coraggiose della seconda stagione

Qui trovate un riepilogo delle cinque volte in cui “The 100” ha preso decisioni che nessuno si aspettava.

Uccidere Finn.


Questa è sicuramente stata la cosa più shockante della seconda stagione. Proprio fino al momento in cui Clarke ha ucciso il suo amore speravamo che qualcosa, qualcuno in qualche modo sarebbe intervenuto per salvare una persona che era stata parte integrante della serie fin dall’inizio. Ma nulla poteva salvare Finn, e Clarke è profondamente cambiata dopo averlo dovuto uccidere.

Il massacro dei Terrestri.


La costruzione dell’evento che avrebbe poi provocato la morte di Finn, era mozzafiato, diventando sempre più sconvolgente man mano che la tensione cresceva. Considerando che era un amabile pacificatore, è stata una scelta radicale mandare Finn fuori dai binare e fargli uccidere un gruppo di Terrestri innocenti, ma ha semplicemente dimostrato come anche i più pacifisti possano essere colpiti dal desiderio di uccidere.

La relazione delle “Clexa” e il tradimento.

Resta da vedere se le “Clexa” andranno da qualche parte, ma è stata una scelta molto coraggiosa per esplorare l’inizio di una relazione lesbica. Perché coraggiosa? Beh, non è tanto il rapporto tra due donne, quanto il fatto che non è stato un grande affare rendere la protagonista bisessuale. Non è importante che Lexa sia una donna, è semplicemente un altro possibile interesse amoroso per Clarke, e questa scelta merita un applauso.


E in un’altra mossa coraggiosa, nemmeno un giorno dopo che Lexa ha reso noti i suoi sentimenti per Clarke, a Lexa viene offerto un accordo per salvare i Terrestri prigionieri nel Monte Weather. In cambio della vita del suo popolo, Lexa abbandona Clarke e il “Popolo del Cielo” (che è il tipo di decisione che un leader a volte è costretto a prendere). I fan erano preoccupati per una possibile morte di Lexa, ma questo potrebbe essere stato anche peggio.

Le persone in cerca della “Città della Luce”.


È stato bello vedere Jaha così determinato alla ricerca della “Città della Luce” invece di continuare a stare con il gruppo principale (non gli piaceva quello che stava succedendo al campo, ha trovato alcune persone che hanno accettato di andare con lui e sono partiti). Il viaggio è stato irto di ostacoli e sorprese, non ultimo il drone che conduce i superstiti ad affrontare un viaggio in barca in mezzo al mare.
In una stagione già ricca di storie divergenti che si alternano alla trama principale, è stata una scelta coraggiosa inviare due personaggi (anche piuttosto importanti) in un viaggio completamente separato da ciò che stanno affrontando tutti gli altri.

L’esplosione del missile (e chi sapeva che stava arrivando).



Quando il Monte Weather ha lanciato un missile nel campo in cui i Terrestri e le persone dell’Arca si erano radunati, Lexa e Clarke hanno scoperto in anticipo l’intenzione del nemico, ma hanno lasciato che il missile colpisse la loro gente per non far capire alla gente del Monte Weather che c’era una spia fra di loro. Ma proprio come la situazione di Finn, speravamo che le nostre eroine trovassero un modo per evitare che decine di persone fossero uccise a Tondc. Ma non lo hanno fatto. Il missile ha colpito. Ed è stata un’altra dimostrazione delle difficili scelte che si devono prendere in guerra.



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