Se c’è una ragione per
guardare il nuovo show della FOX, Empire, è Taraji P. Henson. Cookie Lyon è la
forza che porta avanti la serie, il catalizzatore che ci fornisce il perché
abbiamo cominciato questa storia in questo momento particolare.
Appena uscita di
prigione, con un impertinente gesto della mano, Cookie riprende le redini della
vita che si era lasciata alle spalle dopo essersi presa la colpa per gli affari
di droga del marito. Solo ora, Lucious Lyon è un magnate della musica, con i
loro tre viziati figli in lotta per il comando. Quello che il pubblico scoprirà
dopo è che è affetto dalla SLA, e gli restano pochi anni da vivere.
Ma Cookie non se ne
starà lì buona buona. Come molte persone nella serie, lei vuole ciò che le
spetta, in particolare metà della società che ha contribuito a fondare prima di
finire in prigione. Questo è ciò che la rende così interessante.
Lei è rimasta
dietro le sbarre per 17 lunghi anni, guardando l’ascesa della fortuna della sua
famiglia, ricevendo solo le visite del suo secondo figlio, Jamal. Lei è l’unica
persona che lo ha sempre capito.
In un flashback, un
Jamal pre-adolescente dice a sua madre in carcere che viene preso in giro.
“Sei diverso”, gli dice
lei, “E’ qualcosa che solo la tua mamma può capire”.
Anche allora, Cookie
sapeva che suo figlio era gay. Ma era qualcosa che anche Lucious sapeva. Lo
straziante flashback in cui Jamal da bambino si veste da donna di fronte ad
amici e familiari, mandando il patriarca Lyon su tutte le furie tanto da
gettare il figlio nella spazzatura. Questa è una serie che spingerà sicuramente
molti pulsanti nella comunità rap, soprattutto per quanto riguarda l’omofobia e
l’hip-hop.
Il più giovane dei tre
figli è un giovanotto con l’aspetto alla Justin Bieber, chiamato Hakeem, il
quale viene picchiato dalla madre dopo essersi rifiutato di abbassare la
musica.
“Non ho intenzione di
competere con quel suono”, dice lei. “Smettila”.
Se la premessa di un re
che deve consegnare il suo impero ad uno dei tre figli ti sembra familiare, non
se il solo. “Empire” è consapevole, anche del confronto con Shakespeare.
“Noi, re Lear adesso?”
dice Andre, il figlio maggiore con una moglie bianca della quale Cookie non si
fida.
La cosa interessante è
che lo show non dipinge necessariamente Lucious Lyon come un anti-eroe. Lui
sembra essere più di un semplice cattivo. Nonostante la costruzione di una
società è ammirevole, oltre a raggiungere l’obbiettivo di preservare il
successo per la musica degli artisti stessi, lasciò che la moglie andasse in
galera al posto suo e poi divorziò. Di tutti i personaggi, è quello più
difficile da farti piacere.
Ma non Cookie. Questo
potrebbe essere il ruolo per cui la Henson è nata. Dopo le critiche recenti di
50 Cent che accusa la serie di aver rubato l’idea della sua serie “Power”, la
Henson ha risposto così:
“Presto attenzione ai
dollari, non ai centesimi”.
Una battuta che la
rende molto “Cookie”.
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