lunedì 16 febbraio 2015

"ALL I COULD DO WAS CRY" - Recensione 11x11 Grey's Anatomy

Perché Shonda, PERCHE’?
La crudeltà di questa donna sembra non avere limiti. Dopo tempeste, incidenti di ogni genere, esplosioni, amputazioni, annegamenti, tumori, non credi che i tuoi medici ne abbiano passate abbastanza? Evidentemente no.

L’episodio “The Bed’s Too Big Without You” si era concluso con questa straziante scena di April e Jackson che aspettavano il verdetto sul futuro del loro piccolo Buddha.


In “All I Could Do Was Cry”, l’episodio andato in onda giovedì scorso, il responso arriva, e conoscendo la sadica Shonda non poteva che essere dei peggiori. April continua a sperare in un miracolo, ma la verità è che alla ventiquattresima settimana deve indurre il parto per far nascere il bambino e prepararsi a dirgli addio troppo presto.

Scene strazianti ci hanno fatto emozionare per tutto l’episodio, la scelta del nome, il momento in cui devono firmare il certificato di nascita e allo stesso tempo quello di morte, il parto, il battesimo e infine il lungo momento in cui i genitori stringono fra le braccia il loro piccolo per la prima  e ultima volta … (le lacrime a fiumi proprio).


Mentre i due affrontavano tutto ciò i colleghi entravano e uscivano dalla cappella, dove accendevano una candela per i loro amici, come suggerito da Amelia, che per chi non ha visto Private Practice ha affrontato un dolore simile.
A proposito di Amelia, grande protagonista di questa stagione, in quest’episodio la vediamo continuare a studiare il caso mission impossible della dr.ssa Herman, e addirittura fare pratica su un paziente (al quale riesce però a restituire la vista).

La nostra Meredith invece cerca tra i colleghi un qualcuno che possa badare ai suoi figli nel weekend, perché vorrebbe raggiungere Derek a Washington. Alla fine si offre la nuova sua sorella Maggie, molto felice di poter trascorrere del tempo con i suoi nipoti.


Allora, direi che storia tragica a parte, Sarah Drew e Jesse Williams, in questi ultimi episodi si sono davvero superati, interpretazioni da brividi, soprattutto se consideriamo che la povera Sarah ha interpretato una storyline del genere essendo davvero incinta, quindi tanto di cappello (ad entrambi).

La storia della moglie del paziente morto che si finge un membro dello staff, mi ha molto inquietato all’inizio perché mi ricordava troppo Gary Clark e il suo desiderio di vendetta. Quando poi si è scoperto chi fosse l’ho trovata un tantino inutile, anche se la scena in cui April la consola è stata molto emozionante.

In 11 stagioni di Grey’s Anatomy (correggetemi se sbaglio) non si era mai vista la cappella, nonostante tutte le tragedie affrontate dai nostri amati dottori, nessuno era mai andato lì a pregare. Sicuramente è stato fatto come omaggio alla fede di April, e questo è molto dolce da parte dei suoi amici. Anche le riprese sono state fatte davvero bene, con le candele che si accendevano una dopo l’altra, rendendo il tutto molto suggestivo.

Dal promo del prossimo episodio mi è sembrato di capire che Meredith non sia andata proprio a Washington. Voi cosa pensate? Secondo voi dove è andata?

Per oggi è tutto, ci leggiamo al prossimo episodio.

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