Mamma mia che ansia
ragazzi, CHE ANSIA!
Non so come il mio
cuore abbia retto a tutto ciò che è successo in questo episodio, ma ce l’ha
fatta, e quindi eccomi qui a scrivere le mie opinioni a riguardo.
Nell’episodio “Best
Christmas Ever” avevamo lasciato Wes e Rebecca stupiti nell’ascoltare al
notiziario che il corpo di Sam era stato ritrovato.
L’ultimo episodio
andato in onda, “She’s a murderer” comincia con la polizia che bussa alla porta
di casa Keating per informare Annalise del ritrovamento del cadavere. Ed è in
questo momento che Hannah pronuncia la frase che dà il titolo all’episodio,
cercando di convincere gli agenti ad arrestare il nostro avvocato preferito.
Nessuno arresta nessuno
e quindi Hannah va in caserma, continua ad accusare la cognata e riesce ad
ottenere una perquisizione della casa.
Ed è qui che ti sale il cuore in gola. Gli agenti entrano in casa e iniziano a mettere mani dappertutto, fino a quando, vicino al televisore trovano un pezzo dell’arma del delitto (cough, cough, ho detto arma del delitto? emh, volevo dire trofeo a puro scopo decorativo) ma Bonnie (che, ricordiamo, è all’oscuro di tutto) risolve la situazione.
Poi, arriva la scena
che sembra non finire mai, iniziano a cercare tracce di sangue lì dove (noi sappiamo
bene) di sangue ce n’è stato, e come se ce n’è stato. E mentre il cuore batteva
al ritmo dello spruzzino, tutto si risolve per il meglio, Annalise ha pulito
talmente bene, che i poliziotti non trovano nulla e vanno via.
Le indagini proseguono,
e nel bosco, viene trovato un anello. Michaela dà di matto (come tutti noi
d'altronde) convinta che sia il suo anello di fidanzamento, e invece è l’anello
di Sam con sopra le impronte del suo assassino. Oh no, non le impronte di Wes,
ma quelle di Nate. Nate? Ma? Come? Quando? Eh si, Annalise ha mantenuto la
promessa di proteggere i suoi allievi, e quale miglior modo se non far accusare
il tuo amante?
Nate viene arrestato, e nel frattempo, la nostra (sottovalutata, secondo me) Bonnie collega un paio di cose e capisce tutto, ma proprio tutto. Cioè dico io, ma come si fa a capire che non è stata lei, ma i suoi beniamini? Boh.
Nate viene arrestato, e nel frattempo, la nostra (sottovalutata, secondo me) Bonnie collega un paio di cose e capisce tutto, ma proprio tutto. Cioè dico io, ma come si fa a capire che non è stata lei, ma i suoi beniamini? Boh.
Ok, è giunto il momento
di trarre qualche conclusione. Episodio eccellente come tutti gli altri; anzi,
devo dire che dopo la pausa invernale, lo show è tornato ancora più avvincente
di prima.
Hannah, nonostante la
odi, c’è da dire che è la degna cognata di Annalise, completamente diversa dal
suo ignavo fratellino. Vuole la verità e non si arrende davanti a nulla (ok, è
da ammirare, ma speriamo non scopra nulla).
Passiamo invece a Bonnie, che all’inizio dello show consideravo la persona più inutile di tutta Philadelphia, e invece dopo il pianto in ginocchio ai piedi di Annalise e la sua disponibilità nei suoi confronti dopo essere stata licenziata, mi ha fatto un po’ ricredere. È vero, non è riuscita a evitare che la casa del suo capo fosse perquisita, ma molto astutamente e completamente da sola è riuscita a ricostruire gli avvenimenti di quella famosa sera, e credetemi, non è cosa semplice.
Annalise, stupisce
sempre di più, puntata dopo puntata, incolpare Nate è una cosa che non mi sarei
mai aspettato, credevo fosse semplicemente un alibi per la sera dell’omicidio e
invece eccolo dietro le sbarre. Poveraccio, l’aver incontrato questa donna non
gli ha portato altro che guai.
Tornano in questo
episodio i graffi sul muro della camera di Wes… che Rebecca centri qualcosa con
la scomparsa dell’ex-inquilino? Mancano poche puntate e spero risolvano quest’altro
mistero, che dall’inizio della serie ha sempre interrogato i fan più
affezionati.
Per oggi è tutto, ci leggiamo al prossimo episodio (il penultimo prima del doppio finale di stagione, sigh).
Per oggi è tutto, ci leggiamo al prossimo episodio (il penultimo prima del doppio finale di stagione, sigh).
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