lunedì 16 febbraio 2015

"SHE'S A MURDERER" - Recensione 1x12 HTGAWM

Mamma mia che ansia ragazzi, CHE ANSIA!
Non so come il mio cuore abbia retto a tutto ciò che è successo in questo episodio, ma ce l’ha fatta, e quindi eccomi qui a scrivere le mie opinioni a riguardo.

Nell’episodio “Best Christmas Ever” avevamo lasciato Wes e Rebecca stupiti nell’ascoltare al notiziario che il corpo di Sam era stato ritrovato.
L’ultimo episodio andato in onda, “She’s a murderer” comincia con la polizia che bussa alla porta di casa Keating per informare Annalise del ritrovamento del cadavere. Ed è in questo momento che Hannah pronuncia la frase che dà il titolo all’episodio, cercando di convincere gli agenti ad arrestare il nostro avvocato preferito.



Nessuno arresta nessuno e quindi Hannah va in caserma, continua ad accusare la cognata e riesce ad ottenere una perquisizione della casa.

Ed è qui che ti sale il cuore in gola. Gli agenti entrano in casa e iniziano a mettere mani dappertutto, fino a quando, vicino al televisore trovano un pezzo dell’arma del delitto (cough, cough, ho detto arma del delitto? emh, volevo dire trofeo a puro scopo decorativo) ma Bonnie (che, ricordiamo, è all’oscuro di tutto) risolve la situazione.

Poi, arriva la scena che sembra non finire mai, iniziano a cercare tracce di sangue lì dove (noi sappiamo bene) di sangue ce n’è stato, e come se ce n’è stato. E mentre il cuore batteva al ritmo dello spruzzino, tutto si risolve per il meglio, Annalise ha pulito talmente bene, che i poliziotti non trovano nulla e vanno via.

Le indagini proseguono, e nel bosco, viene trovato un anello. Michaela dà di matto (come tutti noi d'altronde) convinta che sia il suo anello di fidanzamento, e invece è l’anello di Sam con sopra le impronte del suo assassino. Oh no, non le impronte di Wes, ma quelle di Nate. Nate? Ma? Come? Quando? Eh si, Annalise ha mantenuto la promessa di proteggere i suoi allievi, e quale miglior modo se non far accusare il tuo amante?
Nate viene arrestato, e nel frattempo, la nostra (sottovalutata, secondo me) Bonnie collega un paio di cose e capisce tutto, ma proprio tutto. Cioè dico io, ma come si fa a capire che non è stata lei, ma i suoi beniamini? Boh.


Ok, è giunto il momento di trarre qualche conclusione. Episodio eccellente come tutti gli altri; anzi, devo dire che dopo la pausa invernale, lo show è tornato ancora più avvincente di prima.

Hannah, nonostante la odi, c’è da dire che è la degna cognata di Annalise, completamente diversa dal suo ignavo fratellino. Vuole la verità e non si arrende davanti a nulla (ok, è da ammirare, ma speriamo non scopra nulla).

Passiamo invece a Bonnie, che all’inizio dello show consideravo la persona più inutile di tutta Philadelphia, e invece dopo il pianto in ginocchio ai piedi di Annalise e la sua disponibilità nei suoi confronti dopo essere stata licenziata, mi ha fatto un po’ ricredere. È vero, non è riuscita a evitare che la casa del suo capo fosse perquisita, ma molto astutamente e completamente da sola è riuscita a ricostruire gli avvenimenti di quella famosa sera, e credetemi, non è cosa semplice.



Annalise, stupisce sempre di più, puntata dopo puntata, incolpare Nate è una cosa che non mi sarei mai aspettato, credevo fosse semplicemente un alibi per la sera dell’omicidio e invece eccolo dietro le sbarre. Poveraccio, l’aver incontrato questa donna non gli ha portato altro che guai.
Tornano in questo episodio i graffi sul muro della camera di Wes… che Rebecca centri qualcosa con la scomparsa dell’ex-inquilino? Mancano poche puntate e spero risolvano quest’altro mistero, che dall’inizio della serie ha sempre interrogato i fan più affezionati.



Per oggi è tutto, ci leggiamo al prossimo episodio (il penultimo prima del doppio finale di stagione, sigh).

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